Molto probabilmente, se stai
leggendo questo post sei un avvocato.
Gli avvocati sono
generalmente poco consapevoli delle potenzialità e delle possibilità offerte
dal marketing online, e quei pochi che lo fanno tendono a delegarlo a qualche
agenzia che si occupa, contestualmente, del marketing della pizzeria, del
negozio di materassi, del caseificio e del ristorante.
Con tutto il rispetto per
questi tipi di attività, l’approccio al marketing per lo studio legale deve
essere necessariamente diverso, così come deve essere diverso il tipo di
comunicazione orientato al potenziale cliente.
Anche il marketing
istituzionale, ossia quello insegnato nelle università da docenti che fanno
solo teoria, scrivono libri spesso oscuri ed incomprensibili ai più, non è
applicabile alla maggioranza degli studi legali italiani, composta per lo più
da un solo avvocato.
Se ti approcci a leggere un
libro di marketing legale istituzionale, incontrerai termini come branding,
positioning, mission, portafoglio servizi, formulazione del piano strategico,
presentation, promise, ecc., che mal si adattano alla realtà dei piccoli studi…
qui l’approccio deve essere molto più pratico e rudimentale.
Deve saper rispondere alla
domanda: sì ma, in pratica, cosa devo fare?
Quando sarai una grande law
firm, potrai anche cambiare metodo… ma, per ora, rimaniamo con i piedi per
terra.
Per i giovani avvocati che
si affacciano alla professione, con tante speranze ed aspettative, la
situazione non è certo rosea.
La prospettiva, dopo la
pratica forense e l’abilitazione professionale, è quella di rimanere nello
studio del dominus, di associarsi o di aprire uno studio con altri colleghi, in
quest’ultimo caso per dividere le spese, o mettersi in proprio.
Quest’ultima è sicuramente
la scelta più pericolosa, ma senz’altro anche la più coraggiosa; d’altronde è
nel pericolo e nella paura che viene fuori e si esercita il coraggio.
Il pericolo deriva dal fatto
che:
1) si è praticamente
sconosciuti;
2) non si ha nessuna
autorità;
3) si è acquisita, nella
maggior parte dei casi, la mentalità, l’approccio ed il modus operandi del
proprio dominus che, tranne rare eccezioni, non brilla di modernità.
Non a caso, risulta che
circa il 70% degli avvocati (anche giovani) non è incline al marketing,
all’innovazione tecnologica e al mondo online, nonostante, ormai, da qualche
anno sia stato introdotto il processo telematico.
Tuttavia, sono proprio
questi (marketing, internet e nuove tecnologie) gli strumenti che potrebbero
aiutare tutti gli avvocati che, a causa dell’età o della resistenza al
cambiamento, non riescono ancora ad emergere dall’anonimato.
E ti posso assicurare che
sarà sempre più difficile emergere quando verrà meno il vantaggio attuale
derivante dal fatto di avere iniziato a compiere attività di marketing in un
periodo più favorevole, e quindi con un vantaggio competitivo rispetto ai
concorrenti rimasti fermi.
Inoltre, con il passare del
tempo, i clienti diventeranno sempre più insensibili alle iniziative di
marketing, che aumenteranno sempre di più e saranno sempre più raffinate.
L’avvocato, come figura
professionale, non è stata mai molto orientata al marketing anche a causa di
limiti imposti nel passato dalle norme deontologiche.
Secondo il Registro dei
Praticanti, al mese di maggio 2022 risulterebbero iscritti circa 23.000 uomini
e circa 35.000 donne per un totale di 58.000 praticanti avvocati in tutta
Italia.
Oggi, con gli strumenti che
ci sono a disposizione, e con la giusta mentalità e determinazione, un giovane
avvocato potrebbe ritagliarsi un proprio spazio nel mercato, e a differenza di
quanto avveniva in passato, potrebbe accelerare notevolmente la propria
carriera.
Sebbene negli ultimi anni si
parli molto di legal marketing e di marketing per gli studi legali, alla
maggior parte degli avvocati non è ancora ben chiaro cosa (e come) si debba
fare in concreto per acquisire maggiore visibilità e per aumentare il numero dei
clienti.
I più audaci tentano di
imitare le iniziative di marketing dei colleghi che si lanciano in qualche
sponsorizzata su Facebook o in Google Ads, senza assolutamente capire ciò che
stanno facendo e perchè.
Purtroppo, nel marketing,
come in qualsiasi altra attività, non puoi buttarti all’avventura senza sapere
come e perché.
Imitare pedissequamente un
collega che, bene o male, sta facendo una campagna (pubblicità) su Facebook,
sarebbe come iniziare un procedimento di cessazione degli effetti civili del
matrimonio con una citazione, solo perché, senza comprenderne il motivo, hai
visto che quel collega ha notificato un tale tipo di atto per un sinistro
automobilistico.
Bene, se ti interessa sapere
come
- avere una migliore
visibilità locale…
- costruire ed aumentare la
tua autorità…
- aumentare i contatti e,
quindi, i clienti…
- Senza doverti rivolgere ad
una agenzia di web marketing
- Senza spendere migliaia di
euro per siti inutili che non portano risultati
- Senza fare pubblicità
vietata,
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