MODELLO DI CITAZIONE PER RISARCIMENTO DANNI IN SEGUITO ALLA CADUTA DA UN CICLOMOTORE
TRIBUNALE
DI MILANO
Atto
di Citazione
La sig.ra ____ nata
a ____________, il ____________, e residente in ____________, via ___________________ n. ___
(C.F.________) elettivamente te dom.to presso lo studio dell'Avv. Gennaro De Natale (Fax n. _________; pec
__________) che la rappresenta e difende in virtù di mandato a margine del presente
atto.
Premesso
- A)
che in data _____, alle ore____ circa, alla via ________ a Milano, la sig.ra
____ guidava il ciclomotore, modello ______ targato_____;
- B)
che, a causa del manto stradale sconnesso,
cadeva rovinosamente a terra, riportando gravi lesioni;
- C) che detta situazione di pericolo non era né visibile, né
segnalata, e veniva rilevata dagli agenti della Polizia Municipale di Milano, che
intervenivano sul luogo del sinistro redigendo verbale;
- D)
che, la situazione di pericolosità del manto stradale, per le caratteristiche
oggettive presentate e per la non immediata percepibilità (dovuta anche alla
insufficiente illuminazione pubblica) rappresenta sicuramente una insidia, e,
pertanto, sono da ritenersi esclusi sia il caso fortuito che la colpa
dell’istante;
- E)
che il ciclomotore riportava danni nella parte _____;
- F) che a seguito
della rovinosa caduta la sig.ra_______ riportava gravi lesioni che ne richiedevano il trasporto in Ospedale
con l’ambulanza;
- G)
che in Ospedale, dopo le prime cure ed effettuati gli esami e le indagini del
caso, la sig.ra____ veniva dimessa con prognosi di ________;
- H)
che, decorsi i giorni di prognosi, la sig.ra si recava a controllo
specialistico presso il Presidio Ospedaliero di____ dove le veniva confermata
la diagnosi e prescritta una visita ortopedica;
- I) che nel caso in esame la sig.ra ____
chiedeva al Comune di Milano l’integrale risarcimento dei danni sofferti a
seguito del sinistro de quo;
- L)
che i danni patiti dalla sig.ra ____ , ammontano ad euro ___ così determinati:
Danno
permanente___;
Invalidità
del 4% ____;
Invalidità
assoluta 10 gg_________;
Invalidità
parziale 20 gg. al 75%______;
Invalidità
parziale 30 gg al 50%_____;
Invalidità
parziale 30 gg al 25%______;
Spese
mediche______
Totale
complessivo _______.
DIRITTO
La
fattispecie in esame è indubbiamente da rinvenirsi nell’ art. 2051 del cc che
recita:” Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in
custodia salvo che provi il caso fortuito”.
Secondo
l’interpretazione prevalente, non si richiede che la cosa “sia pericolosa” in
quanto anche le cose “inerti” e prive di dinamismo possono essere idonee, in
concorso con altre cose, a cagionare danni; ciò può avvenire, ad es. per la
presenza del manto stradale dissestato come nel caso di specie, o per la
presenza di una buca ecc…
L’operatività
dell’art. 2051 cc opera anche nelle ipotesi di danni derivanti da omessa
manutenzione stradale della P.A. come nel caso di specie; infatti, tale
responsabilità, di natura oggettiva, può essere estesa all’amministrazione
qualora emerga la possibilità di esercitare un controllo effettivo sul bene
demaniale: rientrano indubbiamente nell’ambito di applicazione della norma de
qua quegli eventi dannosi che si siano verificati in strade urbane ricomprese
nel centro abitato poiché, rispetto a queste, risulta agevole una costante
attività di controllo e di vigilanza ad opera dell’ente pubblico volta a
prevenire i danni che possono derivare dalla res demaniale (Cass. n.
2308/2007).
Nel
caso in esame, dunque, è applicabile il disposto di cui all’art. 2051 cc in
quanto l’infortunio si è verificato sulla strada pubblica sita in area urbana,
quindi suscettibile di adeguato controllo ad opera dell’ente comunale.
La
natura demaniale del bene non rappresenta un ostacolo all’applicazione
dell’art. 2051, così come non è nemmeno necessaria la sussistenza dell’insidia
o del trabocchetto (Cass. n. 298/2003).
Spetta,
inoltre, all’ istante, il risarcimento
del danno non patrimoniale sofferto in conseguenza dell’evento dannoso
subito. L’evento verificatosi, infatti, è andato ad interrompere la normale e
pacifica convivenza del nucleo familiare dell’attrice, e le lesioni da essa
subite hanno comportato una sofferenza interiore e dei disagi oggettivi che
hanno determinato una alterazione del modello di vita e delle relazioni
all’interno della sua famiglia.
Sussiste,
sicuramente, nella fattispecie in esame, una presunzione di sofferenza
interiore e di sconvolgimento esistenziale, ed è onere del danneggiante, se
vuole vincere questa presunzione, fornire un’idonea prova contraria.
Il
giudice, quindi, deve ritenere provata la sofferenza interiore (patema d’animo)
dell’attrice che, in conseguenza delle lesioni subite, per mesi non ha potuto prestare
le dovute cure ed attenzioni alla propria famiglia (Cfr. Cass. 2228/2012).
La
liquidazione del danno non patrimoniale va effettuata in via equitativa, in
forza di una valutazione complessiva, tenendo conto delle abitudini di vita,
della consistenza del nucleo familiare e della compromissione delle esigenze
familiari (ved. Cass. n. 20667/2010; Cass. n. 22909/2012; Cass. n. 6096/2015).
In ogni caso, la domanda,
complessivamente considerata, viene espressamente contenuta entro il limite di
euro __________.
Pertanto,
poiché non è stato possibile comporre bonariamente la vertenza, si rende
necessario adire le vie legali. Tanto premesso, l’istante come in atti rapp.to,
difeso e dom.to,
Cita
Il Comune di Milano, in persona del Sindaco LRPT,
dom.to per la carica in ______ alla via _______ a comparire dinanzi al Tribunale
di Milano all'udienza che si terrà il giorno ____________, locali soliti, ore
di rito col prosieguo, per sentir così provvedere:
1) Dichiarare la responsabilità del Comune di
Milano, in persona del Sindaco LRPT nell’evento per cui è causa;
2) Condannare
il convenuto al risarcimento, in favore dell’istante, della somma di euro_____,
oltre interessi e rivalutazione monetaria come per legge;
3)
Condannare il convenuto al pagamento delle spese processuali e compenso professionali,
oltre rimborso spese generali, Iva e Cnap come per legge, con attribuzione al
sottoscritto avvocato antistatario.
Con
riserva di precisare e modificare le conclusioni ex art. 183 cpc, si invita il
convenuto a costituirsi in giudizio nei modi e termini di legge almeno 20
giorni prima della fissata udienza, con avvertenza che, in difetto, sarà
dichiarata la sua contumacia e che, in tal caso, l'emananda sentenza sarà
considerata come emessa in legittimo contraddittorio, e che la costituzione
fuori del termine comporterà le decadenze di cui agli artt. 38 e 167 cpc, per
cui non potrà proporre domande riconvenzionali, chiamare terzi in causa,
indicare mezzi di prova o produrre documenti.
In
via istruttoria, si chiede l’ammissione di prova per testi nonché
dell’interrogatorio formale del rappresentante legale del convenuto sulle
circostanze di cui ai capi __________ di cui alla narrativa del presente atto
che qui si abbiano per integralmente trascritti, preceduti dalle parole Vero che.
Si
indica a teste il Sig. __________, dom.to in ___________alla via ____________.
Si chiede, inoltre, ammettersi consulenza tecnica
d'ufficio per accertare ____________.
Ai
sensi della L. 488/99 e succ. mod. si dichiara che il valore della controversia
è contenuto nel limite di euro _____,00 e che, pertanto, il valore del
contributo unificato versato è pari ad euro ___,00.
Si depositano i seguenti documenti:
Milano, ________
Avv. Gennaro De Natale
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