Si chiede la restituzione degli assegni familiari illegittimamente trattenuti dal coniuge lavoratore, in costanza di separazione, e non versati alla moglie alla quale è stata affidata la figlia.
RICORSO ex art.702 bis cpc
Per: Elena Perita, nata a Torre Orsaia (SA) il ______________, residente
a Salerno alla Via dei Ciclamini n. 123, C.F: ________________, rapp.ta e
difesa dall’avv. Gennaro De Natale (posta elettronica certificata _________________,
fax numero ____________), presso il cui studio elettivamente domicilia in virtù
di procura speciale in calce al presente atto;
Contro: Caio Decio, nato a Vietri sul Mare il ___________.
Premesso
A) Che, con decreto n. ________/_______, del Tribunale di Salerno, è stata omologata la separazione consensuale
tra i coniugi Elena Perita e Caio Decio;
B) Che, con sentenza n. _______/______ del Tribunale di Salerno,
è stato dichiarato lo scioglimento del
matrimonio celebrato con rito civile a Salerno, in data _____________, tra
i suddetti coniugi;
C) Che, con la medesima sentenza, è stato posto a carico del sig. Caio
Decio l’obbligo di corrispondere alla ex moglie, Elena Perita, la somma di euro xxx, di cui euro xxx quale contributo al mantenimento della
figlia Biancaneve, nata a Cetara il __________, ed euro yyy quale assegno di
mantenimento per il coniuge, oltre alla compartecipazione alle spese
scolastiche e sanitarie per la figlia;
D) Che è stato inoltre confermato l’affido della figlia minore alla
madre, già previsto negli accordi di separazione, con facoltà del padre di
tenerla con sé in giorni prestabiliti;
E) Che l’art. 211, legge 19/05/1975 n. 151, stabilisce che il coniuge cui i figli sono affidati ha
diritto, in ogni caso, a percepire gli assegni familiari per i figli, sia
che ad essi abbia diritto per un suo
rapporto di lavoro, sia che di essi sia titolare l’altro coniuge;
F) Che, secondo la giurisprudenza di legittimità, il coniuge
affidatario del figlio minorenne ha diritto a percepire gli assegni familiari
corrisposti per tale figlio all’altro coniuge, in funzione di un rapporto di
lavoro subordinato di cui quest’ultimo sia parte, indipendentemente
dall’ammontare del contributo per il mantenimento del figlio fissato in sede di
separazione consensuale omologata a carico del coniuge non affidatario, salvo
che sia diversamente stabilito in modo espresso negli accordi di separazione
(Cass. 23/05/2013 n. 12770; Cass. 1/12/2011 n. 25707);
G) Che, a seguito della riforma del 2006, con la conseguente
introduzione della figura dell’affido condiviso, la ratio della norma contenuta
nell’art. 211, Legge n. 151/1975, è quella di garantire un supporto al nucleo
familiare, ragion per cui gli assegni non possono che spettare al genitore con
il quale i figli minorenni convivono, e ciò anche nell’ipotesi in cui il
Tribunale abbia disposto l’affido condiviso;
H) Che, la coabitazione della figlia minore con la madre,
originariamente disposta in sede presidenziale, individua quest’ultima come
soggetto legittimato alla percezione degli assegni familiari (Trib. Nocera
Inferiore 09/10/2013);
I) Che, il resistente Caio Decio, dipendente del __________, in costanza di separazione, ha
sempre percepito e trattenuto illegittimamente gli assegni familiari corrisposti
dal datore di lavoro, violando, in tal modo, la normativa dell’art. 211, Legge
n. 151/1975;
L) Che, pertanto, la ricorrente avrebbe avuto diritto a percepire
gli assegni familiari a far data dall’udienza presidenziale del giudizio di
separazione, tenutasi il ____________, fino al ___________, giorno del
raggiungimento della maggiore età della figlia, con essa convivente;
M) Che, quindi, la ricorrente ha diritto alla restituzione delle
somme indebitamente percepite dal resistente, a titolo di assegni familiari,
per il periodo dal ___________ al __________, per un totale di 80 mensilità;
N) Che il valore dell’assegno per il nucleo familiare, nel mese di _________
ammontava ad euro ________;
O) Che, in definitiva, la ricorrente ha diritto alla restituzione
della somma pari ad almeno euro ___________, così determinata: n. 80 mensilità
per euro ______ = _________ oltre interessi e rivalutazione dalle scadenze al
soddisfo;
P) Che, nel caso di specie, sussistono tutti i presupposti per
istruire la presente controversia secondo il rito sommario di cognizione,
trattandosi di causa di competenza del giudice monocratico ex art. 50 ter cpc.
Tanto premesso, l’istante, come in atti, rapp.ta difesa e dom.ta,
chiede
che il Tribunale di Salerno, nella persona del
giudice monocratico designando, ai sensi dell’art. 702 bis, 3 comma, cpc, voglia
fissare con decreto l’udienza di comparizione delle parti, assegnando al
convenuto congruo termine per la sua costituzione; e nel contempo
invita
Caio Decio, nato a Salerno il __________, a costituirsi nel
predetto termine ai sensi e nelle forme stabilite dall’art. 702 bis 3° comma,
cpc, ed a comparire all’udienza fissata dinanzi al giudice designato ai sensi
dell’art. 702 bis, 2° comma, cpc, con l’avvertimento che la costituzione oltre
il termine predetto, e comunque oltre i dieci giorni prima dell’udienza,
implica le decadenze di cui agli artt. 38 e 702 bis, commi 4 e 5, cpc, per ivi
sentir accogliere le seguenti
Conclusioni
Voglia l’Ill.mo Giudice
adito, respinta ogni contraria istanza, eccezione e deduzione, accogliere la domanda
proposta, e, per l’effetto:
1) Condannare, il convenuto, per le causali di cui in narrativa, al
pagamento della somma di euro __________ oltre interessi e rivalutazione dalle
scadenze al soddisfo, ovvero di quella
maggior somma dovuta a causa dell’aumento degli assegni familiari percepiti
dopo l’anno ____________;
2) Con vittoria di spese e competenze di lite, oltre IVA e CNAP come
per legge.
In via istruttoria, si chiede l’ammissione
dell’interrogatorio formale del resistente sulle circostanze di cui al capo I)
di cui alla narrativa del presente atto, che qui si abbia integralmente
trascritto, preceduto dalle parole Vero
che.
Con riserva, altresì, di
produrre ulteriore documentazione e richiedere ulteriori mezzi istruttori in
conseguenza del comportamento processuale del resistente.
Ai sensi della L. 488/99 e succ. mod., si dichiara, che il
valore della controversia è compreso nello scaglione da €. ___________ ed €. __________
e che, pertanto, il valore del contributo unificato è pari ad euro _______.
Si allegano i seguenti
documenti:
1) Copia sentenza n. _______
del Tribunale di Salerno;
2) Copia della busta paga
del mese ______;
3) Copia omologa della separazione;
4) Procura ad litem.
Salerno
Avv. Gennaro de Natale
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