Ricorso per la revoca
di Amministratore di Condominio
ex art.1129 cod.civ.
I Sig.ri Elena Perita, nata ad Amalfi
il 31/31/1931, CF :*****; Attilio Regolo, nato a Capaccio il 28/14/1928, CF:
*****; Giuseppe Garibaldi, nato a
Montecorvino Rovella, il 24/13/1918, tutti rapp.ti e difesi dall’avv. Gennaro
De Natale, presso il cui studio elettivamente domiciliano in virtù di procura
alle liti a margine del presente atto, posta elettronica certificata *********;
fax numero *****, espongono quanto segue.
FATTO
1) Gli istanti
sono proprietari di appartamenti siti nello stabile condominiale di via
Federico Barbarossa n. 1, in Battipaglia (SA);
2) Dal 2012,
amministratore del suddetto Condominio è il dott. Alessandro Magno ( CF: *****)
nato a Vietri sul Mare (SA), il 25/25/ 1925;
3) Il suddetto
amministratore, nonostante siano trascorsi più di tre anni dalla sua nomina,
non ha mai reso il conto della sua gestione, nonostante le numerose richieste
scritte dei condomini.
L’amministratore, inoltre,
A) ha omesso
di convocare l’assemblea per l’approvazione dei rendiconti e dei bilanci
preventivi negli ultimi tre anni;
B) si è
rifiutato ripetutamente di convocare l’assemblea per la revoca e per la nomina
del nuovo amministratore;
C) non ha
eseguito le deliberazioni dell’assemblea del *****;
D) non ha mai
acceso il conto corrente condominiale previsto dal comma 7 dell’art. 1129 cod.
civ., facendo sempre transitare le somme riscosse dai condomini sul suo conto
personale, ingenerando, in tal modo, confusione tra il patrimonio del
Condominio ed il suo patrimonio personale;
E) nonostante
le specifiche e reiterate richieste, non ha mai consentito ai condomini di
accedere alla documentazione condominiale (registro dell’anagrafe condominiale,
registro dei verbali delle assemblee, libri contabili).
DIRITTO
Il decreto di revoca
dell’amministratore di Condominio, ai sensi degli artt. 1129 cod. civ. e 64
disp. att. c.c., è un provvedimento di volontaria giurisdizione, in quanto
sostitutivo della volontà assembleare, e ispirato dall’esigenza di assicurare
una rapida ed efficace tutela dell’interesse alla corretta gestione
dell’amministrazione condominiale, nelle ipotesi di compromissione della
stessa.
Il legislatore, con la legge n. 220/2012, ha codificato alcune cause di revoca dell’amministratore che,
tuttavia, non sono da considerarsi tassative, con la conseguenza che occorre
anche valutare la sussistenza di elementi precisi e concordanti che facciano
prevedere come verosimile un danno imminente ed irreparabile per il Condominio
o, comunque, la sussistenza di comportamenti gravemente significativi del venir
meno del necessario rapporto di fiducia tra amministratore e condomini.
Poiché il procedimento di revoca
dell’amministratore di Condominio è strutturato come un giudizio di risoluzione
anticipata e definitiva del rapporto di
mandato esistente tra tutti i condomini e l’amministratore, per quanto riguarda
l’onere della prova, vale il principio generale operante in materia di inadempimento
di una obbligazione, con la conseguenza che il condomino, che agisca per la
risoluzione del mandato intercorrente con l’amministratore, deve soltanto
provare la fonte (negoziale o legale) del suo diritto a conseguire
dall’amministratore l’adempimento dell’obbligo gestorio, limitandosi alla mera
allegazione della circostanza dell’inadempimento della controparte, mentre
l’amministratore convenuto rimane gravato dall’onere della prova del fatto
estintivo della pretesa di revoca, costituito dall’avvenuto adempimento ai suoi
obblighi di gestione.
Orbene, il comportamento posto in
essere dal resistente amministratore, così come descritto in narrativa,
manifesta sostanzialmente una grave negligenza nell’espletamento del proprio
incarico: si tratta, in definitiva, di gravi irregolarità in relazione a quanto
disciplinato in maniera espressa dal
legislatore in riferimento all’art. 1129 c.c., in relazione alle quali non può
essere avanzata nessuna scusante.
Tanto premesso, i ricorrenti, come in
atti rapp.ti, difesi e dom.ti,
Chiedono
Che l’Ill.mo Tribunale di Salerno,
riunito in Camera di Consiglio, in contraddittorio delle parti, ai sensi degli
artt. 1129 cc e 64 disp. att. cc., Voglia disporre la revoca del dott. Alessandro
Magno dalla carica di amministratore del Condominio di via Federico Barbarossa,
stante le gravi irregolarità poste in essere nell’espletamento del mandato
conferitogli, e meglio descritte in narrativa.
Si depositano i seguenti documenti:
1) Copia del verbale di nomina
dell’amministratore;
2) Solleciti inviati in data
_____________.
Salerno, ___________
Avv. Gennaro De Natale
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